Le opere esposte

Crocifissione, 1994, tecnica ad olio, 60×80 cm

Cavalieri e insorti, 2002, tecnica mista, 50×70 cm

III PERCORSO

Salvatore
CIAURRO

Nasce nel 1942 a Napoli. Pittore di figura, ritrattista, conoscitore profondo degli aspetti più segreti dell’anatomia, artista colto e ricco di interessi, l‘Artista ha legato la propria fortuna a una serie di opere – spesso interi cicli a tema, come nel caso di Yerma – che lo ha consacrato tra i pittori di più sicuro successo.

Noto al grosso pubblico come il ritrattista dei «vip» (da Arbore a Sophia Loren fino a Gianni Letta), l‘Artista ha esposto con successo in Italia ed all’estero, destando in particolare l’apprezzamento di critici come Carlo Munari, Domenico Rea, Bruno Lucrezi, Vitaliano Corbi e Nino D’Antonio e di galleristi internazionali come Victor Forbeas, che ha ospitato una personale nella sua galleria di Manatthan.

Tra le sue personali si citano del 1984: Roma, presso la Galleria Il Leone, e  Bari, alla galleria Martello d’oro, con testi critici di Carlo Munari, Domenico Rea e Bruno Lucrezi.

Segue un lungo periodo, fino agli anni ’90 caratterizzato dall’alternarsi di mostre personali e collettive.

Matura, a questo punto, la fase della pittura a cicli. Ispirazioni nate dalla poesia e dal teatro di Garcia Lorca: dal Lamento per Ignacio a Yerma. Segue il tema doloroso e inquietante dell’Esodo, legato al destino di popoli transfughi, e la serie di quadri ispirati al Candelaio di Giordano Bruno.

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