Le opere esposte

Crucifix, 2002, stampa plotter su alluminio, 293×238 cm

I PERCORSO

Christian
LEPERINO

Nato a Napoli nel 1979, fin dagli esordi è stato un artista versatile che riesce a spaziare dalle tecniche tradizionali alle sperimentazioni con i nuovi linguaggi dei media. Versatilità che, chiaramente, dimostra in occasione delle prime partecipazioni ad eventi artistici internazionali, come la Biennale dei giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo (Sarajevo, Bosnia/2001). Nel 2003 vince il premio Arte Fiera Under 30 (ARTE FIERA BOLOGNA) e svolge un periodo di studio ricerca presso i Kunst Werke di Berlino. Un’esperienza, questa del primo soggiorno in Germania, che segna l’inizio di un vero e proprio sodalizio con la capitale tedesca, dove Leperino intraprende un’indagine “filosofica” sul destino dell’uomo nell’epoca della rivoluzione tecnologica. Seguono diverse mostre in ambito internazionale, tra cui Ecology Earth Art (Museum of Modern Art Saitama/Giappone, 2007).

Le contaminazioni disciplinari, sperimentate nello scenario culturale mitteleuropeo, inducono Leperino ad impegnarsi in un ambizioso progetto di ricerca multidisciplinare sugli spazi umani/urbani. In tale prospettiva nascono eventi prestigiosi, come l’installazione Tactus intimus (Musei Universitari di Palazzo Poggi, ART FIRST/ARTE FIERA BOLOGNA, 2009); la personale Hoc est enim corpus meum (Museo Universitario dell’Opera Suor Orsola Benincasa/Napoli, 2009); l’installazione e performance Human Revolution (Real Museo Mineralogico dell’Università degli Studi Federico II/ Napoli, 2009). Recentemente, con la personale Human escape, realizzata presso il Museo di Arte Contemporanea di Niteroi (Rio de Janeiro, Brasile, 2010), Leperino inizia un’ulteriore fase della sua suggestiva ricerca artistica sull’umano nell’epoca della rivoluzione digitale. Ricerca sugli spazi umani/urbani con cui Leperino viene selezionato per la Biennale di Venezia/54 Esposizione Internazionale d’Arte.

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